In questo 8 marzo da Festa delle Donne impossibile non pensare a quante, di queste donne, pratichino sport in maniera agonistica. Sport non per forza “da femmine”, ma anche “da maschi”, con risultati che a volte sono anche migliori. L’esempio più lampante è il calcio, dove a livello Nazionale proprio quest’anno solare ha visto fallire l’Italia di Giampiero Ventura ma ha visto fino a ieri le donne allenate da Milena Bertolini impegnate nella Cyprus Cup dove sono state battute solo in finale dalla Spagna e in estate saranno impegnate nelle qualificazioni Mondiali. Pensiamo però anche alla pallacanestro, dove l’Italia sforna talenti apprezzati anche nell’Eldorado cestistico, l’America, vedi Cecilia Zandalisini stabilmente inserita nel roster delle Minnesota Lynx. Guardando in casa nostra e rimanendo in tema di palla a spicchi, grande speranze sono riposte nelle giovani under 13 del Basket Giarre vincitrici del Join the Game Federica Compagnino, Federica Cantarella, Martina Leonardi e Sofia Militello (con la Compagnino che insieme ad Alessia Di Dio e Francesca Amico assaggeranno in questo finale di stagione un agonismo maggiore in prestito al Rescifina e all’Alma Patti). Anche il calcio della zona però strizza l’occhio alle quote rosa, basti pensare alla squadra femminile di futsal di Zafferana, l’Olympia F.C. Zafferana. Fanno ormai storia le ragazze della Amici del Volley, mai come quest’anno vicine ad una buona fase playoff, anche se ancora la regular season è lunga. E come non pensare alla gloriosa Ekipe Orizzonte Catania, squadra di pallanuoto femminile che tanto in Italia, quanto in Europa fino anche alle Olimpiadi, miete successi da anni.
Che sia uno sport da maschi o da femmine, che sia di contatto o meno, quindi poco importa; l’importante è farne e far diminuire la preoccupante percentuale di adolescenti che non praticano sport. L’appello, ovviamente, è anche alle scuole che non dovrebbero fossilizzarsi sul “prendete la palla e giocate” ma andare, magari, oltre le solite, note, discipline.
Che sia uno sport da maschi o da femmine, che sia di contatto o meno, quindi poco importa; l’importante è farne e far diminuire la preoccupante percentuale di adolescenti che non praticano sport. L’appello, ovviamente, è anche alle scuole che non dovrebbero fossilizzarsi sul “prendete la palla e giocate” ma andare, magari, oltre le solite, note, discipline.
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