mercoledì 29 agosto 2012

Obrigado, JC.

Oggi, in data 29/08/2012, giustizia della ceppa è stata fatta: Julio Cesar Soares Espindola Parotodojo non è più un giocatore dell'Internazionale F.C. (che per l'occasione potrebbe anche significare "Fan Culo").
Con una risoluzione consensuale, 3 milioni di euri, una padella di polenta e un buono benzina universale finisce l'egemonia portinara di Julione nella guardiola nerazzurra.

Con questo piccolo intervento in un minuscolo blog di un grosso ragazzo voglio soltanto unirmi al coro di "Grazie!" che inevitabilmente si eleva dalle piazze fedeli al Biscione. Sono stati 7 anni favolosi, in cui nelle tue 300 partite ci hai fatto vincere tanto e bene.
Ricordando il gesto rotatorio del braccio dopo ogni nostro gol, i rigori parati, i miracoli contro Messi, Robben e compagnia bella (o brutta, se si parla di Ribery) ti auguro le migliori fortune e le migliori prestazioni al Queens Park Ranger aka QPR.
QPR. Mi viene sempre in mente l' SPQR dell'Impero Romano, sapete? E quale migliore destinazione per il nostro Giulione Cesare?

Obrigado, JC.

giovedì 5 luglio 2012

Il mercato dell'Inter Brancala nel buio..

A quanto pare è fatta: Marco Branca ha messo a segno altri due colpi, come sa fare lui. Come piace a lui.
A coppola di mingua.

Presi a titolo definitivo Samir Handanovic dall'Udinese e Matias Silvestre dal Palermo.
Due colpi a coppola di mingua, appunto. E ve ne spiego il motivo.


No, grazie. Preferisco un citofono.

Samir Handanovic....Samir...Handanovic...
Spiegatemi ora, voi, tutti, ora, a cosa serve Handanovic (per carità, grande portiere) quando hai in squadra un certo Julio Cesar Soares Espindola Parotodoyo e, con comproprietà appena confermata per un altro anno, Emiliano "Ndogiocoquestanno" Viviano - senza contare il povero Castellazzi, ormai fiero collaudatore dei distributori alla Pinetina.
C'è, però, proprio a tal proposito, la mossa geniale: rescindiamo il contratto a Julio Cesar. Ma chi avete come collaboratore? Hogdson?? Ma sì, preferiamo Centofanti a Roberto Carlos, tanto...
Volete abbassare il monte ingaggi? Ok, nobilissimo gesto.
Ma perchè poi spendete tanto quanto, se non di più, per comprare il "nuovo" Julio Cesar??
Analizziamo un attimo, porco triplete.
Abbiamo Julio Cesar, Viviano, Castellazzi, Toldo, Pagliuca, Zenga.
Proponi il rinnovo contrattuale di un anno a Julione, con sensibile riduzione dell'ingaggio: da scadenza 2014 slitta a scadenza 2015 e gli togli 1,5/2 milioni (e sono buono) dall'attuale oggettivamente faraonico ingaggio. Risultato: te lo tieni per altri due anni con un risparmio di 3/4 milioni e poi si vede.
Ti tieni in squadra Viviano e gli fai fare un anno da secondo, cosa non proprio schifosa se si considera che è all'Inter e "davanti" ha un certo Julio Cesar. Risultato: esperienze internazionali all'Inter, titolare in Coppa Italia e papabile posto da primo portiere nell'anno seguente; il tutto aggratis perchè lo stai pagando già.
Ah già. Handanovic.
Non lo compri: con già sti grandi portieri, meglio un citofono.

Il salto della Ranocchia.

Capitolo Silvestre.
Lucio, silurato, alla Giuventus, Cordoba ritirato, Chivu che come centrale fa tornare in mente i bei(?) tempi di Nelson Rivas, Materazzi e Bergomi non convocati a Pinzolo, è giusto che l'Inter abbia bisogno di un terzo difensore centrale.
Badate bene. Terzo.
Le doti di Matias Silvestre non si discutono (lo osanno e compro al Fantacalcio sin dalla prima stagione a Catania, và), ma!
Spero che, finalmente, quel benedetto Andrea Ranocchia venga valorizzato e, di conseguenza, utilizzato.
Non facciamoci incantare dalla macchina nuova: Samuel e Ranocchia potrebbero rappresentare l'usato e l'usato poco garantito, soprattutto in ottica azzurra futura.

martedì 3 luglio 2012

Sul perchè Prandelli ha pareggiato..

L'Europeo è finito e a distanza di due giorni è tempo, almeno per il sottoscritto, di analizzare la situazione del buon Cesare Maldini Prandelli.
Ha cominciato la sua avventura azzurra con molte riserve da parte del "mondo pallonaro" italiano, che lo vedevano troppo "acerbo" dal punto di vista internazionale per poter riportare l'Italia ai grandi fasti dell'Anno di Grazia 2006 - che poi, a mio modesto parere, non ci voleva chissà cosa per far meglio della spedizione sudafricana di Lippi.
Adesso il buon Cesare se ne ritorna a casa sì sconfitto da una Spagna oggettivamente superiore, ma consapevole di aver vinto un secondo posto che molti, me in primis, non si aspettavano.
Un pareggio, appunto.

Un pareggio ci aveva fatto ben sperare all'esordio nella competizione, dove abbiamo strappato un punto alla squadra che poi, due settimane dopo, ci avrebbe affossato.

Un pareggio aveva fatto poi tremare un Paese e allo stesso tempo tornare a galla quell'insicurezza difensiva che tanto, purtroppo, a volte ci contraddistinge.

Un pareggio, fortunatamente sventato, ha permesso ai più pessimisti di dare l'Italia già per spacciata, vittima del temibile Euro-Biscotto (che in confronto gli Euro-Bond o lo Spread sono carezze, cose da nulla)

Un pareggio ci ha prosciugato le energie in vista delle ultime future due partite.

Cosa ha sbagliato Prandelli? 

Contro la Spagna ha sbagliato a giocare...come la Spagna. Sarà che sono cresciuto a "Pane e Materazzi", ma io avrei giocato duro, sia a livello di pressing che a livello di contrasti, per sperare in un affievolimento del gioco spagnolo. In pratica, si dovevano spaventare anche solo a toccare la palla! Pena l'asportazione di tibia, perone e - col bonus - pure il malleolo. L'allora esperimento della difesa a 3 poteva essere riproposto, soprattutto per l'ottima condizione di Balzaretti - lasciato fuori per favorire un, ahimè, non recuperato Befano Chiellini. Il centrocampo costruito in quel modo ha lasciato troppo spazio agli esterni spagnoli, bravi a sfruttare quei passaggi che, tra gli 857292938427348 effettuati, erano filtranti. (qualcuno lì infondo ha detto Jordi Alba?)
Certo, la sfiga ha voluto lavorare domenica sera...ma se avesse messo in campo Diamanti (non quello del Bologna, ma il suo gemello forte) e non Thiago Maxicono Motta, forse non saremmo rimasti in 10 e qualcosa l'avremmo pur potuta fare.

Dove ha vinto Prandelli?

Inutile, però, piangere ora sul latte versato. Se c'è una cosa su cui Prandelli ha vinto è quella di aver creato un gruppo in cui esperienza e freschezza giovanile si sono fuse in maniera splendida.
Prandelli ha vinto perchè  ha costruito, partendo "alla spagnola" dal blocco-Juve, un gruppo di sicuro avvenire. Con i vari Destro, Ranocchia, Verratti, Schelotto, Sciacca l'Italia del futuro sarà davvero temibile. E badate bene, capoccia della FIGC: con futuro intendo già da qui a qualche mese.
Prandelli ha vinto perchè ha riavvicinato il Bel Paese di mingua alla Nazionale, snobbata magari in tempi in cui i Top Player sono stranieri e si vedono solo nei club o nelle competizioni europee di quest'ultimi. Come si dice: tira più un pelo di straniero che un carro di nazionali.

Adesso date a Cesare quel che è di Cesare (cit. colta, ammuccamu), ovvero la possibilità di fare degli stage con frequenza ottimale, in modo da poter valutare l'andazzo dei giocatori e avere la possibilità concreta di inculcare (inculcare, inculcare) una vera e propria filosofia di gioco che possa arrivare a far dire, tra qualche anno, << Ma che bello il gioco all'italiana >>.

Venghino signori, venghino (ma in senso motorio)

Chiunque legga queste righe si potrebbe chiedere:
<< Di cosa tratta quest'ennesimo blog? >> (domanda volutamente riadattata per un pubblico eterogeneo per età e sesso)
Ecco.
Me lo chiedo anch'io.
Nel senso che di allenatori, manager, presidenti, politici, puttane, santoni da bar in Italia ne esistono a migliaia - dalla regia mi dicono che il termine tecnico è "fottio".  Che bisogno c'è per il sottoscritto di aggiungersi a tale schiera, addirittura con un blog personale?
Nessuno. Ma in Italia mica c'è bisogno di un tornaconto per fare qualcosa, no? No?!

Fondamentalmente questo blog, tra continue sistemazioni e riadattamenti che la Messina - Palermo in confronto sarebbe già pronta, tratterà a grandi linee di calcio: mercato, tattiche, grandi prestazioni, figure di merda (Milan - Liverpool, Istanbul), allenatori che vanno che vengono che vanno venendo, eccetera eccetera. Se ce ne sarà la possibilità (se ho voglia di farlo, trad.), ci sarà in futuro anche un spazio dedicato alle mie prestazioni da "Allenatore", tra fantacalcio (Campione in carica, coff coff) e Football Manager (chi non sa cosa sia...merita una convocazione ai Mondiali 2002): perchè le cose o si fanno bene...o si fanno come ca**o ti pare.


PS: Ringrazio Alfredo De Vuono, di Fantagazzetta, per avermi, probabilmente senza volerlo, dato quest'idea. Voi maledicetelo.