venerdì 28 giugno 2019

Volley Catania a sorpresa: rinuncia alla Serie A3

Inutile negarlo, la scelta del Volley Catania arriva come un fulmine nella giornata più torrida: si rinuncia alla nuova e imminente Serie A3 per (ri)partire dalla B. La società con a capo Natale Aiello non è però impazzita, ma prende questa decisione dopo settimane di ragionamenti.
Facciamo un passo indietro, precisamente allo scorso 10 aprile. Il sestetto catanese perde a Macerata anche Gara 2 di ottavi playoff A2 e quindi "resta qualificata" alla serie A3 di futura e nuova concezione. In questi giorni di scadenze per le varie iscrizioni (e il calcio siciliano da questo punto di vista ha dato da parlare) ecco la decisione di società e affiliati vari, tra primi gli sponsor. A parlarne è proprio il presidente Aiello: 《Non si tratta di un passo indietro. Abbiamo avuto un incontro con i nostri sponsor principali e la scelta è stata di puntare ad un campionato di Serie B per poi riprogrammare la risalita nella categoria superiore alla quale arrivare in maniera più strutturata e concreta》.

Il rischio infatti di essere considerato tutto una marcia indietro c'è e forse rimane, ma forse a parità - o quasi - di rapporto costi/benefici è davvero meglio ripartire ma bene da un gradino più basso che rimanere a galleggiare in un gradino "intermedio".

lunedì 24 giugno 2019

Giarre 1946, Di Gregorio nuovo allenatore

Con un comunicato sulla propria pagina Facebook il Giarre 1946, militante in Eccellenza anche nell'imminente stagione 2019/20, ha ufficializzato Luca Di Gregorio come nuovo allenatore dei gialloblù.
Di Gregorio potrà quindi fregiarsi di un presente a tinte giarresi dopo aver avuto un passato con gli stessi colori, ovviamente da giocatore: quattro anni, moltissimi gol e anche la fascia da capitano. Il neo mister, con il proprio staff al seguito - Saverio Rapisarda, Lorenzo Mirabella e Aldo Aiello - verrà presumibilmente presentato il 28 giugno prossimo, alla presenza del presidente Giulio Nirelli e del neo DS Maurizio Anastasi.

Maurizio Anastasi (DS Giarre) e  Luca Di Gregorio

Ma come giocherà il nuovo Giarre? Malgrado sia troppo presto, soprattutto con il calciomercato alle porte, proviamo a immaginarlo.
Prendendo spunto dall'ultima esperienza, quella sulla panchina dell'Avola, ecco spuntare un potenziale 4-3-1-2 sul quale appoggiamo i calciatori utilizzati dal tecnico gialloblù uscente Orazio Pidatella.
In porta ovviamente inamovibile Colonna; davanti a lui il quartetto formato da D'Arrigo, Arena, Spampinato, Trovato, D'Arrigo e Rosalia. Dal centrocampo in poi forse si aprono i primi dubbi, tra tutti su chi sarà il numero dieci - il regista avanzato di solito perno di una tattica come questa. Il "dieci" così pensato potrebbe essere Tomarchio, già impiegato nel ruolo ai tempi di Marco Coppa. In attacco Giannaula pronto a spalleggiare ancora Aleo. La cerniera di centrocampo è sicura solo di Arena, per una rosa che comunque, come detto, dovrà passare dal calciomercato e da tanti probabili Mister X.

Ma sono tutte congetture, i nodi verranno almeno parzialmente sciolti alla conferenza di presentazione

domenica 23 giugno 2019

Polonia come Svezia, l'Italia si inguaia da sola

La vittoria dell'Italia Under 21 contro il Belgio potrebbe realmente risultare inutile questa sera: davvero troppe le "coincidenze sportive" che porterebbero gli Azzurrini al passaggio del turno.
E la cosa fa rabbia, molta, ripensando alla sconfitta contro la Polonia (che anche lì, vince contro di noi e poi perde a valanga contro la Spagna che si era già battuta noi)

Il match di mercoledì sera contro i polacchi mi ha ricordato tremendamente quello nefasto di due autunni fa contro la Svezia. Era l'Italia maggiore, l'Italia di Ventura, l'Italia rimasta fuori dai Mondiali. Una partita in cui la verve e il sangue agli occhi non sono bastati e probabilmente non sono bastati per un errore - di nuovo - di lettura tattica: il cross.
Non sempre basta buttarla al centro e "vedere come finisce"; a volte paga più perdere tempo a trovare un buco palla a terra. Vedesi l'azione che porta al palo di Pellegrini: cerchi spazio, lo trovi, tiri, bestemmi. Ma almeno tiri.
Ci si è invece affidati ai cross - molte volte anche sballati per la poca lucidità - e alla preghiera del qualcosa succede. E in effetti qualcosa è successo: loro hanno tirato due volte in porta, hanno segnato l'unico gol della gara e noi probabilmente siamo fuori da un Europeo casalingo in cui potevamo davvero dire la nostra.

Ipse dixit finale: se in virtù delle "coincidenze sportive" dovessimo passare tra le migliori seconde, noi questo Europeo lo andremo a vincere.