giovedì 6 settembre 2018

Nazionali - Giappone, se ne gioca solo una causa terremoto

Per il solito ciclo di amichevoli nazionali targato Kirin Brewery Co si giocava contro Cile e Costa Rica, poi il terremoto che cancella l'amichevole con i sudamericani

Il neo tecnico Moriyasu, a destra, con a fianco Takashi Sekizuka (JFA)

Quella diramata lo scorso 30 agosto dal neo CT nipponico Hajime Moriyasu doveva essere la lista dei 23 convocati per affrontare due belle amichevoli casalinghe contro Cile e Costa Rica. Doveva. Perchè dopo i due eventi naturali straordinariamente tragici occorsi in questi giorni tra ovest e nord del Giappone, soprattutto per il terremoto nel nord del paese, la JFA ha deciso di cancellare quella contro il Cile inizialmente calendarizzata per domani sera a Sapporo in Hokkaido, proprio al centro dell'infausto evento.
Con un inevitabile pensiero all'isola colpita e ai propri abitanti, rimane quindi che preparare la sola sfida ai centroamericani, datata 11 settembre prosssimo a Osaka (della cui squadra nerazzurra meglio non farmi scrivere).
La lista presentava molte sorprese anche per eventuali esperimenti, vedremo ora come ruoteranno in una singola partita. Già pubblicati anche i numeri di maglia.

PORTIERI: 12 HIGASHIGUCHI Masaaki (Gamba Osaka), 23 GONDA ​​Shuichi (Sagan Tosu), 1 SCHMIDT Daniel (Vegalta Sendai)

DIFENSORI: 20 MAKINO Tomoaki (Urawa Red Diamonds), 4 SASAKI Sho (Sanfrecce Hiroshima), 5 KURUMAYA Shintaro (Kawasaki Frontale), 6 ENDO Wataru (Sint-Truidense VV / Belgio), 3 Muroya Sei (FC Tokyo), 2 UEDA Naomichi (Cercle Brugge KSV / Belgio), 19 MIURA Genta (Gamba Osaka), 22 TOMIYASU Takehiro (Sint-Truidense VV / Belgio)

CENTROCAMPISTI: 17 AOYAMA Toshihiro (Sanfrecce Hiroshima), 18 AMANO Jun, 16 HIDEMASA Morita,7 ITO Junya (Kashiwa Reysol), 10 NAKAJIMA Shoya (Portimonense SC / Portogallo), 8 MINAMINO Takumi (FC Red Bull Salzburg / Austria), 15 MISAO Kento (Kashima Antlers), 14 ITO Tatsuya (Hamburger SV / Germania), 21 DOAN Ritsu (FC Groningen / Olanda)

ATTACCANTI: 13 KOBAYASHI Yu (Kawasaki Frontale), 9 SUGIMOTO Kenyu (Cerezo Osaka), 11 ASANO Takuma (Hannover 96 / Germania)

Partiamo da chi ha ricevuto la sua prima convocazione, come il portiere del Vegalta Daniel Schmidt che già dal cognome fa intuire le proprie origini nippoamericane, i centrali Tomiyasu e Sasaki, il mediano Hidemasa, e i jolly della trequarti Amano, Doan e Ito con questi ultimi due che fanno parte della massiccia colonia europea, sparsa soprattutto in Germania. Molti gli assenti dai convocati, tra tutti i reduci dal Mondiale e, come sottolineato da Moriyasu che li ha anche allenati, dagli impegni per le Olimpiadi.
Vedremo allora questo nuovo Giappone agli ordini di Moriyasu-sama, ma purtroppo - ovviamente riferito alla tragedia naturale - soltanto tra una settimana.

mercoledì 5 settembre 2018

Nazionali - USA per la crescita contro Brasile e Messico

Dopo l'assenza a Russia 2018, gli States continuano il percorso di rifondazione con due amichevoli di spessore


La base di partenza è negativa, perché si parte da una cocente delusione: quella di non aver partecipato agli scorsi Mondiali 2018. I vertici del calcio americano hanno deciso di mettere tutto nelle mani del CT ad interim Dave Sarachan che già lo scorso maggio aveva deciso per la linea verde.
Una linea confermata nelle convocazioni per le due amichevoli di questo inizio settembre. Amichevoli di spessore, visto che si tratta dei pluricampioni del Brasile e dei "sempre rivali" del Messico.
Sarachan convoca per lo più giocatori che ancora giocano nella MLS, ma ci sono anche interessanti emigrati. Di seguito la lista.

PORTIERI: Alex Bono (Toronto), Ethan Horvath (Club Brugge/BELGIO), Zack Steffen (Columbus Crew)
DIFENSORIJohn Brooks (Wolfsburg/GERMANIA), Cameron Carter-Vickers (Swansea/GALLES), Eric Lichaj (Hull City/INGHILTERRA), Aaron Long (New York Red Bulls), Matt Miazga (Nantes/FRANCIA), Shaq Moore (Reus Deportiu/SPAGNA), Tim Parker (New York Red Bulls), Antonee Robinson (Wigan/INGHILTERRA), DeAndre Yedlin (Newcastle/INGHILTERRA)
CENTROCAMPISTI: Kellyn Acosta (Colorado Rapids), Tyler Adams (New York Red Bulls), Paul Arriola (D.C. United), Marky Delgado (Toronto), Julian Green (Greuther Fürth/GERMANIA), Sebastian Lletget (LA Galaxy), Weston McKennie (Schalke/GERMANIA), Cristian Roldan (Seattle Sounders), Wil Trapp (Columbus Crew), Tim Weah (Paris Saint-Germain/FRANCIA)
ATTACCANTIAndrija Novakovich (Fortuna Sittard/OLANDA), Bobby Wood (Hannover 96/GERMANIA), Gyasi Zardes (Columbus Crew)

Come già scritto, molti i giocatori che militano in Europa. Per la precisione sono quattro i giocatori "tedeschi", tre gli "inglesi" (quattro, se consideriamo Carter-Vickers dello Swansea) e due i "francesi"; un giocatore convocato a testa per Olanda, Spagna e Belgio. Spicca l'assenza di Pulisic, facilmente spiegata dal problema muscolare riscontrato al Borussia Dortmund.
Un solo potenziale esordiente, al contrario dell'amichevole contro la Bolivia: il 25enne Aaron Long. Ma lì si parlava di Bolivia, qui di Brasile e Messico, rispettivamente 7 e 11 settembre. Tutta un'altra musica; anche per vedere se questa nuova orchestra, agli ordini di un nuovo direttore, possa suonarla.

mercoledì 30 maggio 2018

Rising stars. Gli USA che avanzano?

Zimmerman festeggiato dopo l'1-0 (Usa Today)
Nei giorni dedicati alle amichevoli di preparazione a Russia 2018, l'Italia non è l'unica grande esclusa e delusa che vede in questi test match l'unica occasione di essere citate accanto alla manifestazione mondiale. Tra queste c'è anche l'America.
Gli Stati Uniti, fin dal boom del Mondiale in casa targato 1994, hanno sempre partecipato alla competizione (basti ricordare il nostro girone di Germania 2006...e Zaccardo). Quest'anno gli americani, come noi italiani, saranno costretti a guardarla sui maxi schermi. Come tutti noi speriamo riesca a fare l'Italia, gli USA potrebbero prendere la non qualificazione come trampolino per rinnovare l'intero movimento, forse troppo attaccato ai soliti nomi - non che fosse possibile il contrario o che altre nazionali non lo facciano.
Nella nostra notte tra lunedì e martedì scorsi a Philadelphia gli Yankees hanno ospitato la Bolivia in un incontro che ha visto la convocazione di giocatori la cui media d'età dovrebbe far riflettere; agli ordini del CT ad interim Dave Sarachan un undici iniziale da 22 anni di media, con solo i 29 anni di Lichaj e i 27 di Corona ad alzare una media tenuta ben bassa dai neodiciottenni Sargent e Weah. Proprio questi ultimi saranno tra i migliori in campo, non solo per i loro gol (ovviamente i primi per la Nazionale Maggiore, essendo alle prime presenze) ma anche per movimenti e prestazione generale.
Andando con ordine in una partita finita 3-0, il primo gol arriva al minuto 37 con un'incornata di Walker Zimmerman su corner; rete importante perchè si parla di un altro primo gol in Nazionale - alla 3a presenza - per un difensore centrale ancora 25enne. Nella ripresa il gol-favola di Sargent, non è da tutti segnare al debutto in Nazionale, e quello di Tim Weah (sì, secondogenito di quel George) dopo una grande galoppata mancina del 20enne Robinson. E non abbiamo citato la star del Borussia Dortmund Pulisic, ancora 19enne, il mediano della stessa età McKennie, il terzino dello United Under23 Olosunde.
Anche grazie all'esportazione nel vecchio continente di giovani interessanti il nuovo ciclo dell'american soccer sembra promettere bene. Che sia di lezione.

sabato 10 marzo 2018

Quando a marzo l'8 è anche un numero di maglia

In questo 8 marzo da Festa delle Donne impossibile non pensare a quante, di queste donne, pratichino sport in maniera agonistica. Sport non per forza “da femmine”, ma anche “da maschi”, con risultati che a volte sono anche migliori. L’esempio più lampante è il calcio, dove a livello Nazionale proprio quest’anno solare ha visto fallire l’Italia di Giampiero Ventura ma ha visto fino a ieri le donne allenate da Milena Bertolini impegnate nella Cyprus Cup dove sono state battute solo in finale dalla Spagna e in estate saranno impegnate nelle qualificazioni Mondiali. Pensiamo però anche alla pallacanestro, dove l’Italia sforna talenti apprezzati anche nell’Eldorado cestistico, l’America, vedi Cecilia Zandalisini stabilmente inserita nel roster delle Minnesota Lynx. Guardando in casa nostra e rimanendo in tema di palla a spicchi, grande speranze sono riposte nelle giovani under 13 del Basket Giarre vincitrici del Join the Game Federica Compagnino, Federica Cantarella, Martina Leonardi e Sofia Militello (con la Compagnino che insieme ad Alessia Di Dio e Francesca Amico assaggeranno in questo finale di stagione un agonismo maggiore in prestito al Rescifina e all’Alma Patti). Anche il calcio della zona però strizza l’occhio alle quote rosa, basti pensare alla squadra femminile di futsal di Zafferana, l’Olympia F.C. Zafferana. Fanno ormai storia le ragazze della Amici del Volley, mai come quest’anno vicine ad una buona fase playoff, anche se ancora la regular season è lunga. E come non pensare alla gloriosa Ekipe Orizzonte Catania, squadra di pallanuoto femminile che tanto in Italia, quanto in Europa fino anche alle Olimpiadi, miete successi da anni.
Che sia uno sport da maschi o da femmine, che sia di contatto o meno, quindi poco importa; l’importante è farne e far diminuire la preoccupante percentuale di adolescenti che non praticano sport. L’appello, ovviamente, è anche alle scuole che non dovrebbero fossilizzarsi sul “prendete la palla e giocate” ma andare, magari, oltre le solite, note, discipline.



martedì 27 febbraio 2018

Basket Giarre - Salvezza raggiunta, ora si mira al passo successivo.

Le urla, le grida, l'adrenalina, la paura, la gioia. Quasi tutto il carnet disponibile di emozioni era provabile ieri sera al 《Pala Cannavò》, dove il Basket Giarre di coach Ignazio D’Angelo vince 71-68 la sfida salvezza contro il Basket School Messina di Francesco Romeo e mantiene la categoria. Ma soprattutto rimane in corsa anche per un sesto posto che sarebbe un risultato davvero importante. Eroe della serata gialloblù Federico Motta, autore di soli 10 punti ma tutti decisivi come quelli che hanno dato il gap decisivo degli ultimi secondi. La partita si era messa sui binari messinesi già dalla metà del primo tempino, chiuso con un eloquente 11-24. Nel secondo periodo capitan Ciaurella suona la carica ai suoi compagni e i gialloblù riescono a recuperare metà svantaggio (33-38). All'intervallo lungo però qualcosa scatta e i vari Marzo, Arcidiacono e Casiraghi mettono i punti che portono addirittura al 49-47 di fine terzo. L'ultimo periodo si apre con altri punti del Giarre, ma dopo un time out il Messina si riporta al minimo svantaggio; cominciano a questo punto le girandole di esclusioni per 5 falli, con la coppia arbitrale contestata dagli ospiti. Come detto sono di Motta i punti fondamentali che chiudono la partita, facendo toccare al Basket Giarre quota 20 punti in classifica. Punteggio che permette di guardare alla trasferta di Gravina con occhi interessati: vincere lì significherebbe sesta posizione, con tutto ciò che ne potrebbe conseguire.

Alfio Giuseppe Grasso