venerdì 1 febbraio 2019

Coppa d'Asia 19. Si fa la storia: Qatar Campione!

Avete presente le favole? Quelle a lieto fine? E l'incredulità che da bambini vi lasciava sospesi da bambini? Ecco, se foste qatarioti - oltre ad essere presumibilmente ricchi sfondati - oggi provereste quella esatta sensazione. Il Qatar è Campione d'Asia.

L'alzata al cielo del capitano arabo Hassan Al Haidos
La Nazionale qatariota non era mai andata oltre i quarti di finale, quest'anno era addirittura arrivata in finale. Frutto di una crescita attuata di anno in anno di tutto il movimento e che già stava facendo da ottimo antipasto al Mondiale 2022 al quale, a prescindere, gli Al-Annabi avrebbero partecipato. E invece arriva la vittoria rotonda, bella, per 3-1, contro la sicuramente più quotata nazionale giapponese.
Ecco, il Giappone. Sarà molto curioso vedere come SamuraiBlue e l'intera JFA reagiranno alla batosta, visto che tale può essere considerata la finale persa e come si è persa. Si continuerà sulla stessa strada, io credo, magari ringiovanendo ulteriormente la rosa dove serve. Ovviamente utilizzando la Coppa America di quest'estate a cui è stata invitata. Peraltro insieme proprio al Qatar, guarda il destino.

LA FINALE. Giappone e Qatar schierano migliore formazione e migliori giocatori, tra cui inevitabilmente i due cannonieri Osako e Almoez. Quest'ultimo era e si conferma anche capocannoniere della competizione, dimostrandolo dopo solo 12'. Pallone di Afif a centro area, l'attaccante dell'Al-Duhail controlla, si alza il pallone e in maniera scordinata colpisce in rovesciata: il pallone insegna che se deve entrare entra, quindi a nulla serve il tuffo di Gonda: bacio lento e gentile al palo e gol. La nazionale del CT Moriyasu continua imperterrita ad avere il pallino del gioco, ma è un pallino sterile e che molte volte manca dell'ultimo passaggio; la nazionale dello spagnolo Felix Sanchez al contrario è cinica e spietata, solo capitan Yoshida evita il quasi immediato raddoppio. 27°: palla al limite dell'area giapponese, Abdulaziz Hatim senza pensarci troppo va al tiro; il suo mancino si alza e si gira alla perfezione per l'incredibile 0-2 marrone.
La rovega di Almoez

Secondo tempo che sembra ridare speranze ai samurai, che accorciano al minuto 69 grazie a Minamino; filtrante centrale che esce da una mischia grazie al tocco di Osako, il numero 9 giapponese è in posizione regolare e con un colpo sotto supera Al Sheeb.
La partita diventa ancora più aperta visto che entrambe le squadre, a dir la verità come nel resto del tempo, attaccano rischiando di segnare ora il pareggio ora il gol decisivo. Degli attacchi comunque al limite della confusione ordinata, se mi passate il termine. Come se una Serie C di buon livello si mettesse a giocare in mondovisione, sì.
Il rischio di un gol diventa certezza - e sentenza - all'83°. Fallo di mano dubbio di Yoshida nella propria area (sempre per una questione di "postura", come dicevo qualche giorno fa) che vale un rigore tanto per l'arbitro uzbeco Irmatov quanto per il VAR; dal dischetto va forse il secondo miglior giocatore della cavalcata qatariota, Akram Afif: portiere spiazziato, tifo impazzito.

Il Qatar solleva quindi la Coppa d'Asia, lasciando la medaglia d'argento al collo del più talentuoso Giappone. Più talentuoso, certo, ma meno cinico. Nessuna assegnazione per il terzo posto.

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