venerdì 23 agosto 2019

Al cuor non si comanda! Lo sa anche Leotta

"Quanto credi alle coincidenze? Poco, anzi nulla". Da quando ho iniziato a pensare in questo modo,ho visto il mondo per quello che era senza troppe fantasie arzigogolate, salvo per una ed unica eccezione:il calcio. Era un sabato sera assolutamente anonimo e mi trovavo in compagnia di amici per cenare in un locale giarrese. Poco dopo il mio arrivo, incrocio quasi per caso Maurizio Anastasi. E' sera ma nonostante la giornata faticosa vissuta da entrambi, parlare di calcio è quasi automatico. Chi ama lo sport è fatto cosi, non esistono momenti inopportuni per parlarne.Porgo i miei auguri a Maurizio per la nuova avventura in Eccellenza fra i gialloblù di presenza e quasi senza volerlo mi lascio scappare una frase, più da tifoso che non da cronista:" Al Giarre manca Mattia".
La discussione si conclude da lì a poco per tornare ai rispettivi impegni ma una volta seduto al mio tavolo riflettevo sulla frase fatta a cuor leggero pochi istanti prima. Mattia Leotta, sangue gialloblù e capacità atletiche e realizzative fuori discussione, poteva essere davvero un pezzo pregiatissimo nello scacchiere gialloblu di Di Gregorio. Però era dell'Acireale. Meglio non pensarci troppo, ha segnato al Bari,cosa non da poco.Ha quasi raggiunto la doppia cifra di realizzazioni. Meglio non pensarci.Certo che però sarebbe bello rivederlo correre al Regionale. Quando prendeva palla sulla trequarti e puntava il difensore, tutti gli spalti iniziavano a ribollire.Se saltava l'uomo ed arrivava davanti al portiere poi..una sentenza di morte.Meglio non pensarci. Qualche giorno fa, come di consueto, mi collego sui social e leggo del ritorno di Mattia a Giarre. Un mix di incredulità a smodata allegria mi sveglia di botto. Mattia Leotta torna in gialloblu.Il capitano Curcuruto, secondo quanto riferito dallo stesso giocatore giarrese è stato fondamentale per questo ritorno di fiamma."Certi amori non finiscono, fanno dei giri immensi ma poi ritornano. Ma amici mai per chi si ama come noi, non è possibile" cantava Venditti e in effetti, il gialloblu è più un amore che una fede.Ti fa stare bene, ti fa stare male anche più del dovuto,ma quando la palla si insacca in rete tutte le arrabbiature passano e resta solo la gioia del gol. Squadra nuova, allenatore nuovo e terreno di gioco tornato agli antichi fasti degli anni 90' sono il biglietto da visita per la prossima stagione.Sarà strano non trovare Marcello sugli spalti.Ma credo che anche lui sarebbe stato felice di questo ritorno.

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